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PILATES REFORMER
Il pilates reformer permette di giovare di tutti i benefici del metodo pilates, tra cui soprattutto il miglioramento di:
- Tonificazione e rinforzo della muscolatura, soprattutto di quella del "core"
- Inoltre, l'esecuzione dei protocolli con pilates reformer permette di sviluppare la forza non solo nella tradizionale modalità concentrica, ma anche eccentrica
- Una delle caratteristiche principali del pilates è quella di far sviluppare i muscoli in tutta la loro lunghezza, senza determinare un aumento significativo della loro sezione (massa), ma determinando comunque un incremento del tono generale
- Flessibilità muscolare
- Mobilità articolare
- Coordinazione neuromuscolare.
Questi quattro grandi benefici, a loro volta, portano all'ottimizzazione di:
- Postura
- Equilibrio
- Efficienza dei movimenti
- Funzionalità generale, riscontrabile nel contesto della vita quotidiana
- Sollievo dal dolore imputabile a squilibri fisici, soprattutto del rachide, come il mal di schiena (lombalgia).
A cosa serve il pilates?
A chi è utile lo yoga?
A cosa serve pancafit?
La pancafit® serve ad allenare la flessibilità muscolare in modo globale.
Se da un lato i muscoli sono capaci di contrarsi in modo attivo, non sono invece in grado di allungarsi se non in modo passivo.
Ipomobilità, alterazioni posturali e paramorfismi sono disagi estremamente diffusi; è quindi evidente che l'apparato locomotore abbia bisogno di maggior cura per conservare il proprio equilibrio.
Una delle problematiche più comuni è quella della retrazione muscolare, una condizione provocata dalla fibrotizzazione connettivale interna ai muscoli, ma reversibile passivamente per mezzo di trattamenti specifici su pancafit o massaggi.
I muscoli retratti scompensano sia il segmento corporeo primariamente interessato, sia altri distretti "apparentemente" lontani ma che subiscono secondariamente questa condizione.
Per fare un esempio banale, una retrazione della muscolatura lombare e dello psoas iliaco, soprattutto quando associata a una debolezza della muscolatura posteriore della coscia e dell'addome, possono facilmente determinare un'eccessiva rotazione anteriore cronica del bacino.
Piccoli ed apparentemente insignificanti traumi o contratture apparentemente risolti, possono invece provocare dolore e successivamente ipomobilità. La reazione dell'organismo è logicamente quella di compensare modificando la postura e rinforzando altri distretti, per scaricare quelli dolenti. Il risultato nel lungo termine è, quasi sempre, un sovraccarico con infiammazione dei distretti super reclutati.
L'instabilità o un dolore apparentemente impercettibile di una gamba da in piedi ad esempio, può portare il soggetto a caricare totalmente il peso corporeo sull'altra. Ciò grava inevitabilmente su articolazioni, legamenti, menischi ecc.
Con pancafit, rispettando questo principio causa-effetto, non si sollecita direttamente la zona dolorante che, generalmente, se non per traumi diretti, è una zona già stressata (ipercinetica).
All'opposto, si tratta la zona non dolente (ipocinetica) – tale per un "malfunzionamento" da ricercare nell'atteggiamento posturale e nelle abitudini del soggetto.
Interessanti ed utili possono poi essere i lavori da effettuare per decontrarre il diaframma che, a causa delle sue numerose inserzioni, della sua posizione centrale nel corpo e della sua importanza funzionale, se compromesso, può portare a vari problemi interessando addirittura gli organi interni.